Protagonista Rifugiato


Giornata Mondiale del Rifugiato a Napoli: Una Riflessione sulla Pratica dell’Accoglienza
Il 20 giugno non è una data come le altre. È la Giornata Mondiale del Rifugiato, un momento designato dalle Nazioni Unite per ricordare e onorare la forza di milioni di persone costrette a lasciare la propria casa a causa di guerre, violenze e persecuzioni. Quest’anno, la città di Napoli ha risposto con un programma ricco e profondo, a cui noi della Commissione “Integrazione & Inclusione” abbiamo partecipato con grande coinvolgimento e attenzione.
L’evento, promosso dal Comune di Napoli in sinergia con l’UNHCR e il Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI), ha trasformato luoghi simbolo della città in spazi di dialogo e cultura. Il cuore pulsante della mattinata è stato senza dubbio l’incontro “Dialoghi: Fare Accoglienza: Pratiche e Testimonianze”, tenutosi nella storica Sala dei Baroni del Maschio Angioino. Ascoltare le voci degli operatori, dei rappresentanti istituzionali e, soprattutto, le testimonianze dirette di chi vive l’esperienza della fuga e dell’accoglienza è stato un momento cruciale. Ha ribadito un concetto fondamentale: l’integrazione non è un’idea astratta, ma un insieme di pratiche quotidiane, di sfide concrete e di immense risorse umane.
Ma la giornata non si è limitata alla riflessione. Il Cortile del Maschio Angioino e la Cavea di Piazza Garibaldi si sono animati con mostre fotografiche, attività di gioco, musica e performance, dimostrando come l’accoglienza sia anche un atto culturale e sociale. Vedere la città partecipare attivamente ha trasmesso un forte messaggio di una comunità che sceglie di essere aperta e solidale.
Per la nostra Commissione, partecipare a questa giornata ha significato rinnovare il nostro impegno. Il nostro lavoro consiste nel contribuire a creare le condizioni affinché l’accoglienza si traduca in percorsi di reale inclusione, garantendo dignità, diritti e opportunità.
Ringraziamo sentitamente tutti gli organizzatori e i partner per questa giornata di grande valore. La strada per una società veramente inclusiva è ancora lunga, ma eventi come questo ci ricordano che la stiamo percorrendo insieme, con determinazione e speranza.